L'interno della mastodontica Chiesa di San Marco, all'interno del Tašmajdan Park, custodisce le spoglie dello Zar Stefan Uroš IV Dušan, per i serbi un eroe nazionale, degno di venerazione al pari di icone sacre (ho visto un uomo prostrarsi a terra nell'onorare il sacello): questo sovrano si può dire che iniziò una sorta di Umanesimo serbo, dopo una sanguinosa lotta successoria e altre sciagure fine medievali, stilando, tanto per cominciare, un importante codice "in stile giustinianeo", che recepiva, riassumeva e ordinava tutti i precedenti, sulla scia del giurisdizionalismo latino, avendo egli concentrato nelle sue mani i poteri prima distribuiti tra vari vassalli e principi (anche a lui affini e/o familiari). Pur avendo le sue conquiste (a baluardo del cristianesimo ortodosso contro l'avanzata turco islamica) toccato l'istmo di Corinto in Grecia, non fu succeduto da discendenza degna di nota. Le sue spoglie son state trasferite dal Kosovo in questo luogo sacro a partire dal 1927.